Succede, a volte, che sia soltanto uno dei figli ad occuparsi degli anziani genitori e che i fratelli o sorelle se ne disinteressino, magari perché lontani o semplicemente per noncuranza.
Sorge quindi la domanda: il figlio che ha sempre assistito il genitore, magari pagando cure e investendo il proprio tempo, può chiedere un rimborso al fratello?
La risposta è negativa.
Il figlio che si prende cura dei genitori adempie infatti ad un’obbligazione naturale, dando spontaneamente esecuzione a doveri morali e sociali imposti dal principio di solidarietà. Tali prestazioni non sono ripetibili, ossia non è possibile chiederne la restituzione.
Ricordiamo poi che, a differenza di quanto si possa pensare, il figlio più “volenteroso” non avrà diritto ad una quota maggiore dell’asse ereditario, salvo che il genitore - mediante testamento – gli lasci la quota disponibile, garantendo comunque agli altri figli la loro quota di legittima.
Quali sono allora i rimedi a cui può ricorrere il figlio che si occupa in via esclusiva dei genitori, magari ospitandoli nella propria abitazione?
In realtà, il figlio non può far nulla. Saranno infatti, eventualmente, i genitori o il genitore bisognoso a dover chiedere agli altri figli di versare gli alimenti, come prescritto dal codice civile e, in caso di loro rifiuto, rivolgersi al Tribunale per ottenere una condanna in tal senso.