La Corte di Cassazione - con l'ordinanza n. 3879/2021 – ha confermato la sentenza della Corte d’Appello che ha addebitato la separazione al marito, responsabile di aver intrattenuto incontri online a pagamento con altre donne.
Nel corso del giudizio la moglie aveva documentato una molteplicità di elementi che avevano convinto i giudici di merito, perché rappresentavano solidi indizi dell’avvenuta infedeltà da parte del marito: si trattava di sms, di fotografie e, soprattutto, di ricevute di «pagamenti per siti di incontri online con donne».
A giudizio della Corte di Cassazione, tali elementi indiziari sono stati debitamente valorizzati dal giudice di merito, con apprezzamento non sindacabile in sede di legittimità. Conseguentemente, è stato respinto il ricorso proposto dal marito.