Per la Cassazione, non spetta l'assegno di divorzio alla ex moglie che lavora in nero e che presenta condizioni di saluti compatibili con l'attività lavorativa.
Infatti, con l'ordinanza n. 5077/2021 è stato respinto il ricorso di una moglie, a cui era già stato revocato l'assegno divorzile in sede di appello.
Dagli atti era emerso che la donna, nonostante le dimissioni, avesse in realtà continuato a lavorare in nero nello studio dello stesso commercialista, presso il quale in precedenza prestava attività lavorativa in regola. Era anche emerso che le condizioni di salute della donna non fossero tali da impedirle di lavorare.
La Cassazione ha dunque respinto in toto il ricorso presentato dalla donna.