Il caso affrontato dal Tribunale di Verona con il decreto del 8 marzo 2022 trae origine dalla richiesta di una madre di essere autorizzata a far effettuare alle due figlie minorenni il vaccino anti-Covid pur in assenza del consenso del padre.
Poiché da entrambe le figlie traspariva la volontà di sottoporsi alle vaccinazioni previste per evitare restrizione nella loro vita di relazione, il Collegio ha tenuto conto di tale volontà, considerando primario interesse delle minori quello di effettuare il vaccino.
Il Tribunale, dunque, conformandosi alle altre pronunce dei giudici di merito (tra cui i Tribunali di Monza e Milano), ha stabilito che deve essere accolta la richiesta del genitore di essere autorizzato a somministrare il vaccino per i figli. Ciò in quanto la vaccinazione è diretta a favorire un corretto equilibrio psicofisico dei minori, che costituisce una delle componenti della salute e della personalità degli stessi.